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Dopo un 2020 insicuro, il 2021 ha segnato la completa ripartenza del trend della disciplina rispettando le prospettive di crescita pre-Covid. La conferma arriva da brand, negozianti e dalle piattaforme utilizzate dagli atleti per registrare le proprie attività.

In una precedente ricerca su base annua 2018, il valore globale del mercato delle scarpe da trail running è stato valutato a 5,97 miliardi di dollari e si prevedeva l’incremento a un tasso di Crescita Annuale Composto (CAGR) del 5,9% dal 2019 al 2025. Il Covid-19 ha avuto un impatto sulle dinamiche di mercato, sulla concorrenza, sulla catena di approvvigionamento globale e quindi sulle previsioni. I ricavi sono diminuiti nel 2020 riprendendo un trend positivo a partire dal 2021.
A confermarlo sono, oltre ai vari dati di mercato, anche le nostre inchieste ai brand che hanno visto una crescita del fatturato in media del 20%. Quindi possiamo affermare che, seppur la pandemia abbia frenato per un anno questo settore, si è poi registrato un recupero grazie all’avvicinarsi di nuovi frequentatori alle attività all’aria aperta e all’incrementando della passione dei già praticanti, confermando, e forse accrescendo, le previsioni del report.

Impatto covid

Nel seguente report di Grand View Research a base annua 2020, il valore di questo mercato è stato valutato 5.397,8 milioni di dollari, l’anno del Covid ha infatti fermato la crescita, ma si prevede già una continua espansione del 6,1% dal 2021 al 2028.

Dimensioni mercato

Una disciplina che, si prospettava già nel 2018, avrebbe acquisito popolarità con una crescente domanda da parte delle donne. Dal 2014 al 2017 la partecipazione femminile alla corsa off road è aumentata dal 22% al 34%. Secondo l’American Trail Running Association, la maggior parte dei trail runner ha un’età compresa tra i 40 e i 59 anni, rappresentando il 53% di tutti i partecipanti, mentre la fascia di età da 20 a 39 anni, nel 2018, rappresentava il 34% dei partecipanti. Ma è nel post Covid che i millennial sono diventati la forza principale nel promuovere la crescita del settore. Negli ultimi anni, c’è stato un crescente interesse e partecipazione alla corsa da parte di persone di tutte le età, generi e ceti sociali.

Fattori trainanti

Alla base della crescita del mercato delle calzature sportive vi è un bisogno sempre maggiore di contatto con la natura per allontanarsi dalla vita frenetica e una maggiore attenzione da parte delle persone alla propria salute. In generale, infatti, secondo il Physical Activity Council, il tasso di partecipazione degli Stati Uniti alle attività all’aperto è aumentato dal 53,9% nel 2013 al 59,2% nel 2018. Secondo uno studio condotto da Run Repeate All Trails e pubblicato a marzo 2021, il numero delle escursioni (trekking e trail) registrate nel 2020 sono aumentate del 171,36% rispetto al 2019. Anche il numero dei praticanti è aumentato del 134,7% rispetto al 2019. Questo effetto si è verificato quando palestre e centri fitness sono stati chiusi a causa della pandemia di Covid-19. L’escursionismo è diventato un modo per tenersi in forma e questa tendenza ha guidato la domanda di calzature da trail running.

Altri due fattori trainanti sono la maggiore consapevolezza di quanto le scarpe da trail running incidano sulla sicurezza personale durante la corsa off road e una crescente popolarità degli eventi di trail running, come l’Ultra-Trail du Mont-Blanc (UTMB). La domanda di partecipazione a questo evento ha visto un aumento del 68% dal 2016 al 2019. Nel 2019 l’evento ha ricevuto 26.000 domande di iscrizione. Ci sono circa 4.300 gare certificate e riconosciute dall’International Trail Running Association (ITRA) e circa 10.000 eventi si svolgono in tutto il mondo.

Articolo completo su Outdoor Magazine Speciale Trail.

Saucony si lega al Trail dello Zingaro, seconda tappa di EcotrailSicilia, diventando sponsor ufficiale.

La competizione

La gara, che da 15 anni riunisce gli appassionati di trail running in una cornice splendida, tra le riserve e i parchi della Sicilia, si svolgerà domenica 13 marzo nella Riserva dello Zingaro.
Una corsa di 33 km che parte dea Scopello e prosegue per l’antico Borgo Cusenza fino a raggiungere quota 1000 metri, per un dislivello totale di 2300 metri. Un percorso molto impegnativo anche in virtù dell’ostilità del terreno, privo di qualsiasi vegetazione e con un forte contrasto tra mare e montagna.

In questo articolo si parla di:

Nasce la partnership tra Saucony e la giovanissima manifestazione dedicata al trail running, che avrà accanto lo storico brand americano come title sponsor.

Il Saucony Borc Trail, che si snoda tra le montagne pordenonesi, prevede quattro percorsi: i primi tre sono qualificanti per l’Ultra Trail du Mont Blanc certificati da ITRA con assegnazione punti ai finisher; l’ultima è una marcia non competitiva per camminatori e famiglie.

La manifestazione andrà in scena il prossimo 10 ottobre nella splendida cornice di Polcenigo (PN), il Borc, come viene chiamato questo piccolo borgo tra i più belli d’Italia.

Saucony e Borc Trail hanno molto in comune. L’acqua, per esempio, è l’elemento principale che caratterizza i percorsi della manifestazione che si svolge attorno alle affascinanti sorgenti del GorgazzoL’acqua è anche l’elemento distintivo del marchio, che prende infatti nome da un fiume, il Saucony Creek, sulle cui sponde ebbe inizio la sua storia nel 1898. L’iconico logo del marchio, un sinuoso segno grafico segnato da tre punti, rappresenta proprio questo fiume della Pennsylvania e i tre massi che lo solcano. Un logo dal forte valore simbolicoI tre dots oggi rappresentano i valori guida di Saucony: good performance, good health and good community.

“Lo spirito di Saucony – che trova sintesi in queste parole – si ritrova nel trail running e nelle manifestazioni che lo promuovono come Borc Trail”, ha affermato Thomas Lorenzi, athlete & events manager e tech rep di Saucony Italia. “Siamo molto contenti di legarci a questa manifestazione, che tra l’altro si svolge non lontano dalla nostra sede di Montebelluna. Da sempre il nostro brand incoraggia la corsa come pratica per il benessere psico-fisico delle persone. E credo non ci sia niente di meglio che una corsa o una camminata in spazi dove la natura è padrona: fare attività fisica outdoor per ri-sintonizzare corpo, mente e ambiente; godere degli spazi aperti anche per tornare ad averne più rispetto. Trovo inoltre questa manifestazione molto completa:oltre alle tre diverse distanze competitive è stato incluso un percorso adatto a tutti indipendentemente dalla preparazione e dalla forma fisica. Un modo quindi per avvicinare i neofiti di questa disciplina e anche i bambini che saranno i runner di domani. Il Saucony Borc Trail è anche un evento particolarmente attento alla sostenibilità e pure in questo abbiamo trovato una grande sintonia. Il nostro percorso ha da tempo abbracciato la via della sostenibilità, passo dopo passo, traguardo dopo traguardo, per lasciare un’impronta il più leggera possibile sul nostro pianeta. Il giorno della manifestazione saremo presenti alla partenza dei percorsi, con una prova scarpe e un’expo di prodotti della nostra gamma trail, pronti a vivere insieme questa giornata e certi che ce ne saranno presto molte altre”.

In che periodo fare la Via degli Dei?
Il periodo migliore per percorrere la Via degli Dei va da Marzo a Novembre. L’itinerario, comunque, è percorribile tutto l’anno, però è bene controllare prima di intraprendere il percorso le condizioni climatiche in quanto pioggia e neve rendono alcune tappe non percorribili e spesso alquanto pericolose.1 ott 2020

 1919

LA NASCITA DI CHAMPION

Tre membri della famiglia Feinbloom uniscono la loro visione per creare una nuova ed entusiasmante azienda di abbigliamento sportivo a Rochester, NY. L’azienda nasce nel 1919 con il nome di Knickerbocker Knitting Mills

 1926

CHAMPION SPONSORIZZA LA SUA PRIMA SQUADRA

Dopo aver sviluppato una linea di maglioni e abbigliamento sportivo, Champion collabora con la Wentworth Military Academy fornendo le loro divise scolastiche. Questa sarebbe stata la prima di molte squadre patrocinate da Champion.

 1934

NASCE L’ABBIGLIAMENTO PER IL COLLEGE

Champion collabora con Moe’s Sport Shop presentando felpe e t-shirt collegiali con lo stemma dell’Università del Michigan. Questo dà vita all’abbigliamento collegiale così come lo conosciamo, compresa la prima felpa con cappuccio in assoluto. La felpa con cappuccio è stata ideata e sviluppata per motivi pratici, come capo da indossare dagli atleti durante il riscaldamento tra una partita e l’altra o durante le sessioni di allenamento.

 1938

CHAMPION BREVETTA LA FELPA REVERSE WEAVE

Per risolvere il problema del restringimento dovuto ai frequenti lavaggi dell’abbigliamento sportivo, Champion inventa la prima felpa innovativa al mondo. Con la trama del tessuto posizionata in verticale per impedirne il restringimento, in poco tempo la felpa Reverse Weave inizia ad essere usata dalle squadre sportive in tutti gli Stati Uniti. Inventata nel 1934, Champion ne richiede il brevetto nel 1938, poi concesso nel 1952.

 1950

CHAMPION INTRODUCE NUOVE DIVISE PER L’EDUCAZIONE FISICA

Per aiutare a combattere la sedentarietà dei bambini americani, Champion presenta moderne uniformi in PE che avrebbero rappresentato lo standard nei decenni a venire. La qualità della linea di prodotti era estremamente elevata e fu la prima ad essere certificata dall’American Institute of Laundering.

 1956

CHAMPION INTRODUCE L’ICONICA “C”

L’emblematica “C” di Champion fa la sua comparsa e diventa un dettaglio immancabile sulla manica sinistra di ogni felpa. Questo logo e la sua posizione sul capo sono diventati l’inconfondibile emblema di Champion.

 1967

CHAMPION PRESENTA LA MAGLIA CON MESH IN NYLON

La maglia con mesh in nylon è stata inizialmente progettata per soddisfare le esigenze dei giocatori di calcio, combattendo gli effetti dei colpi di calore e migliorando le prestazioni. Il successo fu tale che Champion decise di produrla anche per il basket; le nostre maglie divennero rapidamente uno standard del settore e furono copiate da molti marchi concorrenti.

 1968

CHAMPION E ATLETICA LEGGERA FEMMINILE

Champion rivoluziona il mercato dell’atletica femminile presentando nel 1968 divise per l’educazione fisica all’insegna dello stile e del mix-and-match. Negli anni ’70 Champion si consolida come leader nelle divise sportive, portando avanti l’impegno a favore delle donne nel corso degli anni con prodotti innovativi al servizio delle atlete, tra cui il pionieristico reggiseno sportivo.

 1987

LA CULTURA MUSICALE ABBRACCIA LO STILE CHAMPION

A partire dalla fine degli anni ’80 e dall’inizio degli anni ’90, il marchio Champion è scelto sempre più spesso da celebrità e musicisti, e diventa sinonimo di un diverso tipo di squadra. New York City è il punto di partenza di questa tendenza, a cui fanno da sfondo generi musicali come l’hip-hop e il punk.

 1992

CHAMPION E NBA

Champion è stato il fornitore ufficiale di abbigliamento sportivo delle 27 le squadre della National Basketball Association e tutte le squadre di basket degli Stati Uniti hanno indossato i capi del brand dal 1989 al 2001. Le maglie di Champion sono state portate con orgoglio dal primo “Dream Team” maschile – la prima squadra olimpica americana di pallacanestro con giocatori professionisti attivi della NBA – e dalla prima Dream Team femminile nel 1996. Il campione NBA Glen Rice stabilisce un record per i Miami Heat con un paio di scarpe Champion ai piedi.

 2012

IL RILANCIO DELLA REVERSE WEAVE

In occasione del 60° anniversario dal primo brevetto di questo capo, Champion rilancia in Europa la leggendaria felpa Reverse Weave.

 2017

CHAMPION APRE IL PRIMO NEGOZIO MONOMARCA A LONDRA

Grazie al successo di quasi un secolo, Champion si afferma come una presenza di spicco nel mondo della moda e dello sport con l’apertura del suo primo negozio europeo nell’iconico quartiere londinese di Soho. Seguirà un secondo flagship store nel cuore di Jorddan, il quartiere più trendy di Amsterdam.

 2017

LA FELPA CON CAPPUCCIO CHAMPION DIVENTA UN’ICONA

A testimonianza del ricco patrimonio di Champion, la felpa con cappuccio Reverse Weave viene esposta al Museum of Modern Art (MoMA) nell’ambito della mostra “Items: Is fashion modern?”, una retrospettiva degli articoli di moda più significativi della società moderna. Nel 2018 la felpa con cappuccio Champion entra a far parte della collezione permanente.

 2019

CHAMPION X CLOTHSURGEON

Clothsurgeon ha unito le forze con il colosso storico dell’abbigliamento sportivo Champion per offrire una collezione ispirata alla Ivy League che rievoca gli stili collegiali degli anni ’40 -’60. La collezione vede stili classici come giacche varsity, felpe con cappuccio letterman e cardigan elevati attraverso la sartoria esperta che è diventata sinonimo di Clothsurgeon, fondendo funzionalità e stile.

 2019

100 ANNI PER IL TEAM

Champion festeggia il suo centesimo anniversario con la celebrazione di ’The Team’, collegandosi con le squadre sportive più interessanti e appassionate di tutto il mondo. Champion continua a creare classici senza tempo per i campioni di oggi e di domani.

 2020

CHAMPION X CHIARA FERRAGNI

Chiara Ferragni, l’imprenditrice digitale femminile più famosa al mondo e Champion Europe, marchio di abbigliamento sportivo di fama mondiale, hanno unito le forze con un’energica capsule collection SS20.

Ispirati dall’estetica distintiva di Chiara e rendono omaggio al patrimonio di abbigliamento sportivo di Champion, i capi classici athleisure vengono reinventati in prospettiva iper-femminile, fondendo sfumature pastello e pop metallico da sogno con silhouette sportive più grintose e materiali autentici tra cui la firma Reverse Weave di Champion.

 2020

CHAMPION X SUPER MARIO BROS.™

La collezione, in edizione limitata, celebra il 35º anniversario di Super Mario Bros.™ reinterpretando i capi classici di Champion con stampe grafiche uniche.

 2021

CHAMPION X MUHAMMAD ALI™

Un campione sulla scena mondiale, Ali™ ha combattuto tutte le forme di ingiustizia e disuguaglianza con convinzione ed eloquenza. Il Round 1 della collaborazione Champion x Muhammad Ali™ esplora i Sei Principi Fondamentali che hanno alimentato il suo viaggio verso la grandezza.

“Champions aren’t made in the gyms. Champions are made from something they have deep inside them – a desire, a dream, a vision.”

– Muhammad Ali

 2021

CHAMPION X RICK OWENS

In seguito al debutto della collaborazione nel 2020, Champion e Rick Owens sono lieti di annunciare il lancio ufficiale della loro seconda collezione collaborativa.

Celebrando il ricco heritage di Champion e l’estetica distintiva di Rick Owens, la collezione è formata sia per uomini che per donne e offre una svolta fresca e moderna su capi classici.

 

Torna anche quest’anno l’inchiesta esclusiva di Outdoor Magazine
sull’andamento delle vendite del mercato nel 2021. Parola ai negozianti
A CURA della redazione
LA CARICA DEI 101

1.BILANCIO DI FINE ANNO
Nel 2021 qual è stato
l’andamento delle vendite
del negozio?
2. VENDITE ONLINE
Avete un e-commerce o
usufruite di piattaforme
terze? In caso affermativo,
quanto incidono le
vendite online sul totale?
È aumentata questa
percentuale nel 2021?
Se sì, di quanto?
3.RITARDI O MANCATE CONSEGNE
a. In che percentuale i prodotti non vi sono
mai stati consegnati?
b. Qual è stata la categoria più interessata?
c. Qual è stato il ritardo medio
delle consegne?
d. Qual è stata la tua perdita di fatturato
legata alla ritardata o mancata consegna?
4.NUOVI UTENTI
Nel 2020 si sono avvicinati al running
molti nuovi utenti. Nel 2021 questa
tendenza è proseguita? È cambiata la
tipologia dei nuovi clienti? Se sì, come?
6. BRAND
RIVELAZIONE 7.
ALTRE
OSSEVAZIONI
L E DOMANDE
l
Y
L
R
5.MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2021
(dove specificato: + in crescita, = stabile, – in calo, n new entry)
a. Calzature climbing
b. Calzature hiking-trekking
c. Calzature trail running
d. Calzature road running
e. Calzature mountain lifestyle
f. Abbigliamento outdoor
g. Abbigliamento sci/freeride
h. Scarponi da scialpinismo/freeride
i. Scarponi sci alpino
l. Sci da scialpinismo/freeride
m. Sci da sci alpino
n. Abbigliamento intimo tecnico
o. Accessori (bastoncini, gambali, belt, orologi, etc.)
p. Attrezzatura climbing

FRANCK HEDIGER   LE COQ    Bologna

1. Abbiamo registrato un incremento di circa
il 20%. Questo è dovuto a una serie di fattori,
tra cui la tendenza delle persone a frequentare posti poco affollati, la montagna è uno
di questi. L’esperienza e la consulenza al
cliente ha poi incrementato un risultato che
era già positivo.

2. Sì, abbiamo un e-commerce ma incide poco sul totale delle vendite, circa l’1%.
L’abbiamo creato durante il lockdown e devo
dire che, come vetrina web, funziona bene.
3a. Il 10%.
3b. Calzature.
3c. Due mesi.
3d. Meno del 10%.
4. Sì, questa tendenza è sicuramente proseguita. Soprattutto vi è tanta gente che prima
non camminava molto e che invece, ora, si è
affacciata con entusiasmo a questo mondo.
5A. CMP (+) SALOMON (-)
5B. CMP (+) SALOMON (-) ADIDAS (-)
5C. SAUCONY (+) SALOMON (-) CMP (+)
5D. SAUCONY (+) NIKE (=) ADIDAS (=)
5E. SALOMON (=) CMP (+) ADIDAS (=)
5F. CMP
5G. CMP
5H. –
5I. –
5L. –
5M. –
5N. CMP (+)
5O. –
5P. –
6. CMP
7. Come nel 2020, i clienti hanno voglia di essere accolti bene ed essere seguiti con professionalità, preferendo i punti vendita non
affollati per via della pandemia.

 

Quest’anno la NBA spegne le 75 candeline. Una lega sempre ricca di super campioni, eventi e premi che hanno fatto la storia di questo sport. Se da un lato per i cultori della NBA ogni match non è solo un turbinio di giocate stellari ma anche un contenitore di aneddoti non sempre noti ai più, dall’altro significa anche dati, prestazioni e tecnica, su https://www.codicebonusbet.it/ gli passionati di pronostici possono trovare tutte le statistiche della NBA che riguardano i campioni della più spettacolare lega professionistica di Basket al mondo.

Tiri da 3: il tallone di Achille di Shaquille O’Neal

Oggi che si discute sull’abuso dei tiri da tre non possiamo che parlarvi del primo aneddoto che riguarda niente meno che uno delle più grandi star di questo sport, il grande Shaquille O’Neal. Il tallone di Achille di Shaq Attack erano proprio i tiri da 3. Piuttosto difficile da credere per uno che è stato 15 volte all star e 4 volte campione NBA con 11196 buckets.
Per 22 volte in carriera ha tentato tiri da 3 punti ma è riuscito a metterne a segno soltanto uno che poi è entrato nella storia. Avvenne nel febbraio del 1996 quando nel match tra gli Orlando Magic dell’allora coach Brian Hill e i Milwaukee Bucks a due secondi dalla fine scagliava un tiro da 3 portando a casa il match.

Michael Jordan multato per aver usato le Air Jordan

Chi non ha mai desiderato o avuto un paio di Air Jordan scagli la prima pietra! Un marchio lanciato dalla Nike nel 1984, amatissimo a metà anni ’90, scarpe e abbigliamento che erano il sogno di ogni adolescente innamorato delle giocate del Re assoluto del basket mondiale.
Il brand Air Jordan ha contribuito a far conoscere la NBA in ogni angolo del pianeta è ancora oggi uno dei brand più prestigiosi nel mondo dello sport, ma il primo appuntamento non fu così idilliaco. Le scarpe solitamente utilizzate dai giocatori erano bianche e ad ogni modo si dovevano abbinare al corredo. Le prime Air Jordan avevano una combinazione di colori nero e rosso, una combinazione che evidentemente non piaceva all’ex commissario della NBA, scomparso poco più di un anno fa, David Stern perché ricordavano tanto la divisa dei Chicago Bulls.
Cosa fece Stern? Sanzionò Jordan con una multa da cinquemila dollari per ogni partita che aveva giocato con indosso le Air Jordan. Ma per Jordan non fu certo un problema, la multa era stata pagata dalla Nike, una sanzione totalmente indolore che non pesò di certo sulle casse della Nike.

Il primo contratto NBA di Kobe Bryant venne firmato dai suoi genitori

A dirla tutta Bryant fu la tredicesima scelta nel Dratf NBA del 1996. Venne selezionato dai Charlotte Hornets e poi ceduto immediatamente ai LA Lakers. Che lungimiranza questi Hornets! Quando Kobe venne selezionato non aveva ancora ufficialmente i 18 anni richiesti dal regolamento (che avrebbe compiuto qualche mese dopo), tuttavia le regole in quel periodo erano differenti rispetto ad oggi. In sintesi i genitori di Kobe hanno dovuto firmare il contratto NBA per conto del figlio, responsabili almeno fino a quando non avesse compiuto i 18 anni.

Manute Bol e Muggsy Bogues giocarono nella stessa squadra

Il giocatore più basso e quello più alto della storia della NBA giocarono assieme nei Washington Bullets. Entrambi sottovalutati dalla critica in realtà erano ottimi giocatori anche se con dei limiti fisici. Bogues era talmente piccolo 1.60 m che una volta nel corso di un match passò sotto le gambe di un avversario, era un tipetto che recuperava una marea di palloni. Bol alto 2.31m., era un tiratore da 3 sottovalutato ma ottimo rimbalzista. Fu anche un campione di solidarietà, ma questa è un’altra storia.

LeBron James è mancino ma tira con la mano destra

Non ci sarebbe niente di strano se non fosse che la marea di punti segnati in carriera sono stati messi a segno con la mano destra. LeBron è ambidestro, scrive, mangia e beve con la sinistra, usa la mano sinistra per tutto tranne che per tirare a canestro. Dietro ai tiri con la mano destra però c’è un motivo legato alla sua infanzia. Grande fan di Jordan e Hardaway ha iniziato a tirare con la destra per emulare i propri idoli. Pensate se tirasse con la sinistra, palle di fuoco in arrivo ragazzi!

 

Il comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 ha annullato la vendita dei biglietti in seguito alla stretta sui controlli, attuata dal governo, contro il Covid-19. Come riportato da variate testate, solo chi riceverà un invito potrà assistere alle gare e alle prove degli atleti.
Il governo cinese ha di recente intensificato le misure di contenimento del virus, in seguito al primo positivo della variante Omicron nella capitale, in data il 15 gennaio.
Inoltre, il periodo non aiuta: le olimpiadi si aprono infatti pochi giorni dopo l’inizio dei festeggiamenti per il capodanno lunare, tipica tradizione cinese.

Le altre restrizioni per le Olimpiadi

Questa è l’ultima, inesorabile, misura preventiva presa dagli organizzatori: a settembre infatti era stato reso pubblico il divieto a tutti gli spettatori stranieri (ad eccezione dei residenti in Cina) di recarsi alle gare, e la capienza era stata fissata al 50%.
Tutti gli atleti, i funzionari, il personale e gli addetti stampa sono costretti a entrare in una “bolla chiusa”, senza la possibilità di avere contatti esterni e devono sottoporsi a tamponi giornalieri.

Caratterizzata da contenuti quali
tecnicità e versatilità, la collezione
è il riferimento per lo sportivo più
esigente, che ricerca capi in grado di
abbinare protezione e traspirabilità.
Già apprezzata da chi pratica trekking
e hiking, la linea Unlimitech è stata
recentemente ampliata per rivolgersi
anche a runner e ciclisti. L’obiettivo
è garantire allo sportivo le migliori
prestazioni senza porsi limiti legati
alle condizioni climatiche.
Un progetto che permette a CMP di
rendere la propria offerta ancora più
ampia e di rispondere alle esigenze
di nuove nicchie di appassionati .

Perché l’intimo tecnico sportivo è indispensabile per fare sport. … Ecco perché è importante che sia termico, traspirante, in grado cioè di allontanare l’umidità verso l’esterno evitando che si accumuli sulla pelle, e antisudore, al fine di rendere l’allenamento degli sportivi ottimale.27 dic 2018