Al fine di evitare le problematicità e criticità sorte negli anni precedenti, numerose regioni stanno confermando l’intesa del 24 marzo 2011 sugli “Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione”, aggiornata con quella del 7 luglio 2016, con l’obiettivo di tutelare la concorrenza nelle zone di confine tra Regioni e di fornire agli operatori una data certa comune. I saldi partiranno così quasi ovunque il 5 gennaio, quindi il primo giorno feriale prima dell’Epifania. È quanto si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito di Federazione Moda Italia, che rende note le date delle singole regioni.
La situazione regione per regione
- Nella regione Abruzzo il periodo in cui possono essere effettuate le vendite di fine stagione invernale inizierà il 5 gennaio 2022 per una durata massima di sessanta giorni.
- La regione Campania ha deliberato le date di inizio e fine saldi rispettivamente nei giorni 5 gennaio 2022 e 1° marzo 2022.
- La regione Emilia-Romagna ha annunciato l’avvio dei saldi della stagione invernale 2021-2022 al 5 gennaio 2022. Nei 30 giorni antecedenti l’avvio delle vendite di fine stagione resta confermato il divieto di vendite promozionali di capi di abbigliamento e accessori, oltre a calzature, biancheria intima, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento. Decisione condivisa con le altre Regioni, Federmoda e le associazioni di categoria del settore.
- Nella regione Liguria i saldi invernali 2022 inizieranno mercoledì 5 gennaio e termineranno venerdì 18 febbraio.
- La regione Lombardia ha previsto l’avvio dei saldi invernali per mercoledì 5 gennaio. La durata massima del periodo dei saldi è di sessanta giorni, pertanto termineranno sabato 5 marzo.
- La regione Marche ha stabilito che i saldi invernali andranno dal 5 gennaio al 1° marzo, mentre quelli estivi dal 2 luglio fino al 1° settembre.
- In Piemonte i saldi inizieranno mercoledì 5 gennaio e dureranno per otto settimane, anche non continuative. Permane il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti.
- La regione Toscana ha approvato una Delibera di Giunta secondo la quale i saldi per l’anno 2022 inizieranno rispettivamente il 5 gennaio e il 2 luglio e dureranno sessanta giorni. Saranno vietate le vendite promozionali nei trenta giorni precedenti i saldi.
- In Sicilia, l’assessorato regionale alle Attività produttive ha accolto la richiesta delle associazioni di categoria di anticipare la data dei saldi invernali al 2 gennaio 2022, visto che lo scorso anno erano iniziati il 7 gennaio a causa delle limitazioni e dei divieti per imprese e cittadini imposti dalla pandemia.
- In Umbria la data di inizio dei saldi invernali è confermata per il 5 gennaio. La durata sarà di 60 giorni e pertanto i saldi termineranno sabato 5 marzo. Resta ferma la possibilità di effettuare le vendite promozionali durante tutto il periodo dell’anno, come già previsto dalla legge regionale n. 10 del 2014.
- Federazione Moda Italia Veneto non ha espresso alcuna volontà di intervenire sull’attuale disciplina dei saldi invernali. Pertanto, i saldi invernali inizieranno mercoledì 5 gennaio e termineranno lunedì 28 febbraio.
- In Valle d’Aosta i saldi invernali andranno dal 3 gennaio al 31 marzo, mentre quelli estivi dal 2 luglio al 30 settembre.
- Nella provincia autonoma di Trento non è prevista una data di avvio dei saldi, che possono essere svolti liberamente dagli operatori commerciali.
- Nella provincia autonoma di Bolzano i saldi invernali inizieranno nella maggior parte dei comuni dell’Alto Adige sabato 8 gennaio e termineranno sabato 5 febbraio. Nei comuni turistici i saldi invernali inizieranno sabato 5 marzo e termineranno sabato 2 aprile.
LE COQ SPORTIF SELEZIONATA PER FORNIRE L’ABBIGLIAMENTO ALLA SQUADRA OLIMPICA E PARALIMPICA FRANCESE AI GIOCHI OLIMPICI DI PARIGI 2024
Il Comitato organizzatore di Parigi 2024 ha assegnato al brand Le Coq Sportif i packages dedicati all’abbigliamento “Performance” e “Rappresentanza” del team olimpico e paralimpico francese e di Parigi 2024. Così, a partire dal 1 gennaio 2021, Le Coq Sportif fornirà l’abbigliamento che sarà indossato dal team olimpico e paralimpico francese nel Villaggio degli atleti e che sarà indossato sia durante le cerimonie ufficiali sia durante le cerimonie di premiazione. In aggiunta, Le Coq Sportif metterà a disposizione delle Federazioni francesi i kit per le competizioni ai Giochi di Parigi 2024. Le Coq Sportif fornirà inoltre l’abbigliamento allo staff di Parigi 2024 durante il periodo 2020-2024 e fornirà l’abbigliamento anche agli arbitri per i Giochi di Parigi 2024.
Questo annuncio rafforzerà la strategia multisport di ritorno nello sport francese attuata per 10 anni tramite il Tour de France, l’AS Saint-Etienne (football), il Racing 92 (rugby), la Federazione Francese di Rugby, i nostri giocatori di tennis francesi e più recentemente l’Opera de Paris, il Team Reanult di Formula Uno (automobili), l’ESTAC (football).
Il successivo naturale passo era quello di essere coinvolti nel movimento sportivo olimpico e paralimpico. Il brand si è così avvicinato, tra le altre cose, alla Federazione Francese Handisport e oggi è il partner di più di 70 atleti praticanti 25 sport, tra i quali i medagliati Olimpici e Paralimpici Yannick Agnel, Tony Yoka, Clarisse Agbegnenou, Richard Gasquet e Maxime Valet.
“Vorrei ringraziare tutto il nostro team, i nostri partner, i nostri atleti e i nostri numerosi supporter che, per diversi mesi, hanno contribuito al successo di questo progetto. Congratulazioni per la loro dedizione e per il loro entusiasmo!Questa decisione segna anche il successo dei nostri territori francesi nell’Aube: 10 anni fa abbiamo ritrasferito lì il lavoro a maglia e la colorazione dei nostri capi, così come la produzione delle divise delle squadre che supportiamo. Accettando la nostra offerta, Parigi 2024 ha scelto un brand francese per vestire i team e gli atleti francesi per i Giochi Olimpici e Paralimpici che si terranno in Francia! Questa scelta promuoverà inoltre i nostri territori, l’industria francese e il nostro know-how internazionale. Grazie a Parigi 2024 per questa decisione che permetterà agli atleti, alle imprese francesi e, molto presto, al pubblico di potersi incontrare per questi momenti di condivisione, apertura, inclusione ed emozione i quali ci fanno venire i brividi durante le manifestazioni sportive” commenta Marc-Henri Beausire, CEO di Le Coq Sportif.
A PARTIRE DA UN FILO, TUTTO SI MUOVE IN PERFETTA SINERGIA
Un’organizzazione a struttura verticale cura l’intero processo produttivo del pile, dal filato alla spedizione, passando per tutte le fasi della lavorazione: dalla tessitura alla tintoria, dalla garzatura alla cimatura, dal lavaggio alla stiratura, dal taglio e confezionamento al packaging… Il vantaggio essenziale è un abbattimento dei costi, senza mai rinunciare alla qualità finale. Cinque i marchi che fanno parte del Gruppo, sei gli stabilimenti di proprietà: per metà in Italia, gli altri divisi tra Romania e Tunisia (società in partecipazione). Numeri da realtà ai vertici del settore, a cominciare dalla produzione media di pile, pari a 9.000 kg settimanali. L’insieme delle collezioni outdoor, tempo libero, fitness, moda, bambino e arredo casa si apre a tutte le richieste e soddisfa ogni esigenza, interpretando creativamente le tendenze con un mix di stile e comfort. Il campionario oggi conta più di 2.000 capi.
SIAMO QUELLO CHE PRODUCIAMO
Rispetto della salute dell’ambiente: tema importante, verso il quale la sensibilità non deve mai mancare. Da sempre, la scelta del Gruppo è di utilizzare fornitori selezionati che rispettino precisi codici di condotta, a garanzia della qualità e sicurezza del prodotto. Ma ancora più decisivo è il rispetto per chi produce. In ogni stabilimento del Gruppo ci si attiene a tutte le norme che garantiscono salute e sicurezza dei lavoratori. Massima attenzione è riservata anche ai capi prodotti, in particolare a quelli destinati ai bambini. I test di F.lli Campagnolo sono continui, per assicurare l’assenza di sostanze nocive o allergizzanti. Da anni, il forte impegno del Gruppo è premiato con l’ottenimento dell’importante Certificazione OEKO-TEX per il pile di propria produzione. Promossa dall’Associazione Internazionale per la Ricerca e Prova nel campo dell’Ecologia Tessile, la certificazione impone rigidi controlli a tutte le componenti dei capi, affinchè rientrino nei restrittivi parametri di qualità e innocuità.
Quando cerchi di trovare il giusto paio di scarpe da corsa è bene tenere in considerazione il naturale movimento del piede durante l’andatura. A questo proposito, spesso si parla di pronazione e supinazione, ma qual è il significato preciso di questi due termini in apparenza così complicati?
Definizione di pronazione e supinazione
In parole semplici, la pronazione può essere definita come l’angolatura tra la tibia e il piede del runner, ma si riferisce anche al movimento naturale del piede verso l’interno durante l’appoggio sul terreno. La supinazione, al contrario, si verifica quando al contatto col terreno il piede ruota verso l’esterno.
Pronazione e supinazione non sono sempre da considerare in maniera negativa e non vanno necessariamente corrette.
Questi movimenti fisiologici, infatti, sono legati alla flessibilità della caviglia e sono fondamentali per fornire la giusta fluidità al piede quando appoggia sul terreno durante la corsa.
Grado variabile di pronazione
Tutti noi abbiamo un modo unico di correre dovuto alle differenze nei nostri corpi, al livello di abilità e agli eventuali infortuni subiti in passato. In più, ognuno ha un diverso grado di pronazione.
Durante l’andatura, la pronazione di ciascuno cambia, ma per metterne a confronto diversi gradi possiamo misurare l’angolazione da piede piatto a terra:
- Angolo maggiore di 10°: il piede è fortemente pronato.
- Angolo interno compreso tra 7˚ e 10˚: il piede è in posizione di pronazione.
- Angolo interno compreso tra 1˚ e 7˚: il piede è in posizione neutra. La maggior parte dei runner appartiene a questa categoria.
- Angolo esterno compreso tra -3˚ e 0˚: è presente un accenno di supinazione.
- Angolo esterno maggiore di -3˚: il piede è fortemente supinato.
Indipendentemente dal grado di pronazione o supinazione, non è necessario correggere la posizione a meno che uno specialista in medicina dello sport non abbia individuato una relazione causa-effetto in seguito a infortuni ripetuti.
C’è da aggiungere che il grado di pronazione varia anche durante la corsa, tendendo ad aumentare insieme all’affaticamento muscolare, che provoca un maggiore appiattimento della pianta del piede e una maggiore flessione della caviglia.
Per questo, anche se è utile conoscere il proprio tipo di appoggio durante l’andatura, non è sempre corretto definire uno specifico grado di pronazione.
Come scoprire se sei un pronatore, un runner neutro o un supinatore
Se vuoi conoscere meglio il movimento dei tuoi piedi durante l’andatura, la prima cosa da fare è filmarti da dietro mentre corri su un tapis roulant. Un semplice smartphone dovrebbe bastare e una ripresa al rallentatore dovrebbe fornirti tutti i dettagli di cui hai bisogno. In effetti, questa pratica viene effettuata nella maggior parte dei negozi specializzati articoli da corsa.
Un altro indizio dovrebbero dartelo le suole delle scarpe da corsa (Donna | Uomo). Se sono maggiormente usurate verso l’interno sei un pronatore, mentre se sono più consumate verso l’esterno sei un supinatore.
Nessun infortunio? Nessun problema!
I runner vogliono spesso correggere la naturale pronazione o supinazione usando scarpe con interno rinforzato o solette e plantari fatti su misura, ma questo non è necessario se durante la corsa non si verificano infortuni. Invece, provando a modificare la tua naturale meccanica del corpo, i muscoli saranno costretti ad adattarsi ponendo così un maggiore rischio di stress e lesioni.
Non lo ripeteremo mai abbastanza: correggi la tua andatura solo sotto consiglio di uno specialista in medicina dello sport.
Salomon è oggi uno dei brand più famosi nel mondo del trail running, un marchio storico indossato su ogni percorso e sentiero, dagli ultra-trial alle uscite domenicali di qualche chilometro. La storia di Salomon ha inizio nel 1947, quando la famiglia decide di aprire il suo negozio di seghe per legno e lamine da sci nell’elegante cittadina alpina di Annecy, nella Francia sudorientale. Anno dopo anno la piccola bottega diventa un’azienda sempre più conosciuta e apprezzata, che nel frattempo ha iniziato a realizzare prodotti per diverse discipline sportive.
Oggi Salomon esporta i suoi articoli in oltre 40 paesi nei cinque continenti: produce articoli per sci e altri sport invernali, come lo snowboard; ma anche per trekking, arrampicata e running. Negli anni Salomon è diventato un punto di riferimento grazie ai suoi modelli iconici, perfetti per avventurarsi nei percorsi più diversi.
Il mondo Salomon
È il 1957 quando George Salomon decide di prendere le redini dell’azienda di famiglia, proponendo degli innovativi attacchi da sci di metallo: fino ad allora si erano infatti utilizzate cinghie di pelle. Una novità che viene accolta positivamente e inizia quindi a diffondersi: nel 1972 Salomon diventa infatti il primo produttore al mondo di attacchi da sci. Il resto è storia. La passione per la montagna si allarga fino ad arrivare alle scarpe da trail running, da trekking e all’abbigliamento tecnico. Confrontandosi con gli sportivi Salomon è riuscita nel tempo a creare scarpe che rispondessero alle esigenze di atleti e appassionati.
Perché scegliere una scarpa da trail Salomon
Il trail running è la corsa “offroad”, nella natura. Un’attività che puoi svolgere sui sentieri in montagna o boschivi, su strade sterrate o sulla sabbia, ma comunque al di fuori da percorsi urbani. Una delle caratteristiche più distintive di Salomon sono la protezione e la comodità del piede, con un’ammortizzazione che si adatta a qualsiasi tipo di terreno. Risultano in grado di affrontare qualsiasi tipologia di terreno, senza rinunciare a leggerezza e stabilità. Praticare il trail running offre la possibilità di respirare la natura a pieni polmoni e di entrare in contatto con emozioni e sensazioni, vivendo moltissime avventure. Non solo allenamento, ma anche esperienza appagante e divertente a contatto con l’ambiente.
Come scegliere la giusta scarpa da trail
La scelta delle scarpe da trail è fondamentale per affrontare al meglio il sentiero di corsa, scegliendo in base al tipo di percorso, alla conformazione del terreno e alle condizioni climatiche. La scelta di una scarpa da trail Salomon dipenderà da tre fattori principali: grip, tomaia e grado di protezione della scarpa.
Grip: questa è una delle caratteristiche fondamentali delle scarpe da trail, in grado di garantire aderenza e tenuta del piede sul terreno evitando di scivolare o perdere stabilità durante la corsa. Salomon offre scarpe dal grip versatile, con tasselli adatti a qualsiasi condizione.
Tomaia: in base al tipo di terreno e alla stagione la tomaia ha un ruolo di primo piano. Correndo in inverno, su terreni fangosi o in presenza di corsi d’acqua avere una tomaia impermeabile può fare una grande differenza, così come una tomaia leggera e traspirante in estate. Tra le scarpe da trail Salomon possiamo trovare scarpe adatte alla stagione estiva e invernale.
Protezione: correndo su terreni accidentati è importante avere ai piedi la giusta protezione. Le scarpe da trail Salomon hanno rinforzi sui punti più sensibili e esposti durante la corsa, come la punta del piede e la pianta, con puntale e suola rinforzate.
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La tecnologia Clima Protect garantire massimo calore pur mantenendo leggerezza, morbidezza, compattezza. Le cuciture totalmente termosaldate mantengono …
LA NOSTRA STORIA
… la storia di una marca decisamente diversa dalle altre…
Nel suo maglificio, Emile Camuset, un appassionato di sport, decide di confezionare delle maglie in jersey per i suoi amici ciclisti, calciatori e rugbisti.
Senza saperlo, Camuset getta le basi di una marca che diventerà leggendaria insieme alle epopee sportive che accompagnerà. 130 anni dopo, Le Coq Sportif è conosciuto e rinomato per il suo savoir-faire in materia di abbigliamento, calzature e accessori sportivi
Quali sono le migliori solette per scarpe da corsa?
Le migliori solette per scarpe da corsa sono le Noene Ergopro AC+, le Active Medium, Dr Scholl Running, Dr Scholl per fascite plantare, Sof Sole Airr Comfort, Superfeet Carbon e Spenco Polisorb.
Le migliori solette sono realizzate con materiali tecnologicamente avanzati, che vanno dai semplici composti in schiuma o gel per l’ammortizzazione, alla fibra di carbonio o al sughero per fornire una grande rigidità e supporto in modo, a sua volta, di allineare il piede in fase di appoggio e di preservare dunque la parte inferiore della gamba.
La maggior parte delle solette, inoltre, presenta un trattamento anti-odore.
Ecco quali sono, secondo me, le migliori solette running dell’ultimo anno.
Solette running Noene Ergopro AC+
Il Noene è un materiale prodotto in Svizzera che grazie alla sua grande viscoelasticità è in grado di garantire un buon ammortizzamento e di disperdere efficacemente la maggior parte delle vibrazioni negative.
La soletta Ergopro AC+ cambia totalmente la sensazione della scarpa, principalmente durante il primo utilizzo. Inizialmente il supporto si sente parecchio, tuttavia, dopo aver iniziato a correre, questa sensazione sparisce quasi completamente.
Una volta tolta la soletta, ti sembrerà quasi di essere a piedi nudi.
Questi plantari running si modellano seguendo la forma del tuo piede, e rappresentano la scelta migliore per chi desidera ridurre i dolori al ginocchio.
Le solette Noene Ergopro AC+ sono indicate principalmente per chi corre parecchio, per i pesi importanti e per chi soffre di dolori tendinei e articolari, mentre sono sconsigliate per chi desidera fare solamente ripetute brevi e veloci, in quanto non particolarmente adatte per la velocità.
Così è stata l’entrata di Le Coq Sportif
nel mondo del padel.
Una sponsorizzazione accompagnata
da un evento ricco di grandi campioni
# di Sara Canali
Una sponsorizzazione che ha un valore in più: quello di rappresentare una nuova era per un marchio storico come
Le Coq Sportif, conosciuto dai più per il suo heritage nel
mondo del tennis. Durante un evento che ha coinvolto alcuni dei
suoi testimonial principali, il galletto francese ha voluto infatti suggellare il suo ingresso nel mondo del padel, affiancando il club milanese City Padel Milano, nato nel 2018 da un’intuizione di Demetrio
Albertini, Lorenzo Alfieri e Pierluigi Casiraghi. In questa collaborazione, il brand si è impegnato a vestire i maestri del club con capi di
abbigliamento personalizzati e che nascono dall’esperienza mirata
alla performance sviluppata sui campi da tennis in tutto il mondo
e ora portata tra le pareti di cristallo di una disciplina in costante
ascesa. All’evento hanno partecipato Martina Corelli (taekwondo),
Marco Aurelio Fontana (MTB) e i reduci dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo, Federica Isola (scherma), Giulia Ghiretti (nuoto),
Irma Testa (boxe), Marco Di Costanzo (canottaggio) e Manuel Lombardo (judo), atleti che hanno trovato nel padel un divertimento comune con cui mettersi alla prova. E lo stesso ha fatto Le Coq Sportif
credendo in una partnership con City Padel Milano fondata su valori
condivisi: l’attenzione alla qualità e all’innovazione, che contraddistingue entrambe le realtà, ma anche senso di inclusione, passione
e spirito di squadra, tutti elementi comuni al marchio e alla community sempre più ampia degli appassionati di padel. “Per Le Coq
Sportif è un onore e un piacere iniziare una collaborazione con il
centro milanese, che non è solo un luogo dove giocare a padel, ma
un brand vero e proprio e uno dei punti d’inizio dell’esplosione della disciplina in Italia in questi ultimi tre anni. Questa collaborazione
avrà anche l’obiettivo di creare prodotti brandizzati City Padel by
Le Coq Sportif al servizio delle migliaia di appassionati di questo
sport e fan di questo luogo così unico nel panorama italiano”, ha
dichiarato Massimo Bonfanti, country manager Le Coq Sportif Italia.
Da parte sua il club meneghino offre sei campi di qualità certificata,
coperti e riscaldati d’inverno, due completamente e gli altri quattro
parzialmente scoperti durante l’estate, e si avvale di un team di coach di altissimo livello, professionali e disponibili. Il centro è stato
riconosciuto come il più prenotato d’Italia sia nel 2019 che nel 2020
e ogni anno i più grandi giocatori del mondo gli fanno visita per
clinic e giornate dedicate.