Nella classifica dell’Indice di sportività 2024 de Il Sole 24 Ore, Trento scivola
al secondo posto, mentre Genova conquista il terzo gradino del podio.
Nella top ten entrano anche Torino e Roma. Per il Sud Sardegna ancora maglia nera
_ di Manuela Barbieri
È BERGAMO LA PROVINCIA
PIÙ SPORTIVA D’ITALIA
Per la prima volta, la provincia di Bergamo si posiziona sul gradino più alto del podio nella classifica dell’Indice di sportività, indagine realizzata da Pts per Il Sole 24
Ore nell’ambito del progetto “Qualità della vita”. Giunta
alla sua 18esima edizione, l’inchiesta misura la qualità e
la diffusione dello sport a livello provinciale, prendendo in
esame dati relativi la pratica sportiva, i risultati ottenuti
dalle squadre e singoli atleti e atlete (suddivisi per discipline), gli investimenti in infrastrutture, l’offerta in tema di
turismo sportivo e alcuni aspetti sociali come quelli legati
allo sport femminile, allo sport paralimpico e ai bambini.
L’obiettivo è misurare l’impatto della sportività sul benessere della popolazione locale.
I RISULTATI
Al fotofinish Bergamo supera Trento, negli ultimi due
anni sempre al vertice della classifica, divenendo così la
seconda provincia lombarda (dopo Varese nel 2021) a primeggiare nel ranking.
Trento, pur scendendo al secondo posto, si conferma
la provincia leader nel macro-indicatore “sport & società”.
Sebbene ceda a Genova la corona per quel che riguarda la
struttura sportiva, negli sport individuali supera Bolzano.
Quanto ai singoli parametri, le resta il primato nell’attrattività di grandi eventi sportivi, affiancato da quelli nell’atletica (grazie anche alla medaglia d’argento olimpica di
Nadia Battocletti), e nello sport femminile.
In forte recupero Genova che balza al terzo posto
(era 13ª), conquistando ben 10 podi nelle singole classifiche e tre successi di tappa. Eccelle nei risultati olimpici
femminili grazie anche alla ginnasta plurimedagliata Alice
D’Amato, negli sport di squadra meno diffusi (in primis, la
pallanuoto) e per “storia e cultura” sportiva.
Ai piedi del podio si confermano Firenze (quarta, con
il primato nel nuoto e l’argento in calcio professionistico e
atletica) e Milano (quinta, leader per la presenza di media
dedicati allo sport e sul podio per il tasso di praticabilità
sportiva e il calcio “pro”).
Guadagnano posizioni Torino che passa dalla 15ª
alla sesta posizione con quattro presenze sul podio, mentre Varese avanza dalla 12ª alla settima. La provincia lombarda si conferma un’eccellenza nello sport paralimpico:
prima per strutture e tesserati, è superata solo da Verona
per i risultati alle Olimpiadi.
Nella fascia alta della classifica troviamo anche
Bologna (stabile all’ottavo posto, come nel 2023), mentre
entra per la prima volta nella top ten Roma, che si posiziona al nono posto (era 27ª). Chiude la lista delle prime 10
Brescia che sale dal 16° posto, vantando un sistema sportivo ben strutturato. Ai Giochi di Parigi ha conquistato ben
sette medaglie, contribuendo a rendere il paese di Roncadelle famoso a livello internazionale, grazie ai tre ori a cinque cerchi ottenuti da Anna Danesi nella pallavolo, Alice
Bellandi nel judo e Giovanni De Gennaro nel kayak.
IL DIVARIO TRA NORD E SUD
Tra il centro-nord e il sud persistono differenze significative. Cagliari, attualmente al 15° posto (era 11ª), si conferma leader nel Mezzogiorno, ma continua a far fatica a
raggiungere le posizioni medio-alte, nonostante i podi olimpici conquistati. Dieci in tutto, tra cui gli ori della cagliaritana Marta Maggetti nella vela e delle spadiste catanesi
Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio, oltre ai nove paralimpici.
Non mancano nemmeno alcuni significativi recuperi: Napoli guadagna ben 16 posizioni, conquistando il
secondo posto tra le province meridionali (passando dalla
55ª alla 42ª), Catania sale dall’81° al 51° posto. Sempre
tutte meridionali le ultime dieci posizioni (tre le siciliane e
tre le calabresi), con il Sud Sardegna ancora maglia nera .
In questo articolo si parla di:
atleti Olimpiadi 2024 sport
In vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, buycycle, il principale marketplace per biciclette premium di seconda mano, ha effettuato una ricerca per scoprire chi sono i personaggi più popolari, e quali sport sono i più attesi dai fan.
L’appuntamento con i giochi a Cinque Cerchi è un evento davvero molto atteso dai fan di tutto il mondo e ogni anno, l’introduzione di nuovi sport, aumenta il bacino di appassionati che su internet svolgono ricerche per sapere il più possibile sui loro beniamini.
La ricerca pubblicata da buycycle colleziona preziose informazioni sugli sport olimpici più popolari del 2024 e mette in evidenza i migliori atleti in ciascuno di essi, oltre agli olimpionici più ricercati.
Gli sport più in voga delle Olimpiadi
A Parigi gli atleti si sfideranno in un totale di 45 discipline diverse. Nonostante ciò, a guidare l’interesse del pubblico ci sono basket e calcio. Il primo con un totale di 33.100 ricerche, seguito da vicino dal calcio con 27.100. Si tratta di sport amati e seguiti a livello globale, in grado di attirare enormi audience grazie al loro ampio fascino e alla presenza di atleti di alto profilo. Sicuramente, l’influenza dell’NBA e la portata globale dei campionati di calcio giocano un ruolo cruciale in queste alte ricerche.
Nuoto e sollevamento pesi mantengono la loro posizione rispettivamente con 22.200 e 18.100 ricerche mensili e per questo continuano ad essere significativi ‘attira-pubblico’. Questi sport sono tradizionalmente tra i preferiti dei fan.
Lo skateboard, introdotto a Tokyo 2020, mantiene il suo slancio con 8.100 ricerche. Allo stesso modo, sport come la breaking dance (anche 8.100), che debutta a Parigi, stanno attirando notevole interesse soprattutto tra il pubblico più giovane.
Stupisce invece come sia basso l’interesse nei confronti degli eventi ciclistici come la BMX e il ciclismo su strada, che si ritrovano nella parte inferiore dello spettro delle ricerche. Questo suggerisce che i ciclisti potrebbero essere più concentrati su altre competizioni importanti, oscurando leggermente la loro partecipazione olimpica.
Il tennis continua la sua incredibile ascesa di interesse mondiale e, nel panorama dei fenomeni, è proprio un tennista il nome più cliccato: si tratta dello spagnolo Alcaraz (5 milioni di click mensili) oggi 3 nel ranking Atp.
Lo segue la leggenda LeBron James, icona del basket con 4,1 milioni di ricerche. Il cestista stella dell’NBA continua a catturare l’attenzione del pubblico globale nonostante si trovi nelle fasi finali della sua carriera. La sua presenza a Parigi potrebbe essere un traguardo coronante o una scelta controversa se dovesse influire sulle sue prestazioni NBA.
Prima donna a salire sul podio è Simone Biles, la regina della ginnastica artistica. Nonostante il suo sport non sia tra i più ricercati, la campionessa continua ad attirare una notevole attenzione, con circa 1,2 milioni di ricerche mensili. Il suo percorso, segnato dal superamento di sfide di salute mentale e un ritorno trionfale alla competizione, l’ha resa una figura ispiratrice, ridefinendo cosa significa essere una vera campionessa olimpica.
Stelle nascenti nel golf e nel ciclismo: Scottie Scheffler nel golf e Jonas Vingegaard nel ciclismo, con rispettivamente 1.500.000 e 1.000.000 di ricerche mensili online, rappresentano le stelle nascenti nei loro sport. Le prestazioni costanti di Scheffler nel PGA Tour lo hanno posizionato come favorito. Nel frattempo, la bravura di Vingegaard nel Tour de France, inclusa una notevole ripresa da un recente incidente e una vittoria di tappa su Pogačar, alza le aspettative per la sua performance olimpica.
Infine, anche dalle nuove discipline olimpiche arrivano nuove stelle: Hailey Van Lith è diventata una protagonista con 450.000 ricerche, attirando l’attenzione con il suo gioco dinamico e spirito competitivo nel basket 3×3.
Gli atleti più cercati a livello globale
Tennis e basket dominano gli atleti più cercati: Con ben 11 rappresentanti nei primi 25 atleti più cercati, il tennis si conferma in prima linea, seguito a breve distanza dal basket con 10 atleti. Questo evidenzia l’interesse globale e la popolarità di questi due sport alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Le competizioni ciclistiche alle Olimpiadi registrano un numero di ricerche inferiore. Questa discrepanza sembra riflettere una differenza di interesse tra i fan del ciclismo e gli atleti concentrati su altre competizioni di rilievo.
Un alto volume di ricerche non sempre si traduce in potenziale medaglia. Gli atleti di sport con un numero complessivo di ricerche inferiore, come ginnastica e nuoto, attirano comunque una notevole attenzione individuale, indicando un forte seguito personale.
Giovani talenti come la diciannovenne Coco Gauff, con 1,83 milioni di ricerche, e la ventiduenne Iga Swiatek, con 1,5 milioni, stanno emergendo nel tennis, segnando l’inizio di una nuova generazione pronta a brillare sul palcoscenico olimpico.
SQUADRA OLIMPICA E PARALIMPICA UFFICIALE
Dal 1912 al 1972, Le Coq Sportif equipaggiato senza interruzione e tutti gli sport dei campioni di Tricolor ai Giochi olimpici.
Nell’ottobre 2021, il marchio ha firmato il suo grande ritorno al firmamento dello sport francese Diventare un partner premium della squadra francese olimpica e paralimpica.
Le Coq Sportif equipaccirà gli atleti francesi con
Giochi olimpici e paralimpici di Paris 2024, creando e fornendo abiti di rappresentazione
, Portato sui podi e nel villaggio
in particolare olimpico, gli abiti di addestramento e concorrenza di oltre 60 discipline olimpiche e paralimpiche.
centenario di Parigi 1924
Questa edizione delle Olimpiadi è speciale perché proprio nel 2024 ricorrerà il centenario degli ultimi Giochi Olimpici tenutisi nella capitale francese. Furono gli ultimi ad essere organizzati sotto la presidenza di Pierre de Coubertin e i primi in cui fu introdotto il rituale della cerimonia di chiusura come lo conosciamo oggi.
La Ville Lumière diventerà la seconda città, dopo Londra, ad ospitare per la terza volta la manifestazione sportiva. Prima del 1924 aveva ospitato la seconda edizione delle Olimpiadi, nel 1900, in cui le donne hanno fatto la loro prima apparizione. Queste saranno le seste Olimpiadi che si svolgeranno in Francia. Oltre a quelle estive, ha ospitato anche tre edizioni invernali: Chamonix 1924, Grenoble 1968 e Albertville 1992.
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La Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni, riunitasi il 21 novembre scorso, ha accolto le richieste della maggior parte delle associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale, confermando come data di inizio dei saldi invernali venerdì 5 gennaio 2024 in tutta Italia. L’unica ad anticipare è stata la Valle d’Aosta, che ha iniziato la stagione degli sconti già dal 3 gennaio 2023.
La data adottata dalla maggior parte del territorio nazionale è quindi rimasta quella prevista nell’accordo relativo agli “Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione”, approvato il 24 marzo 2011, quindi il primo giorno feriale antecedente l’Epifania.
Per il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, “le stime dell’Ufficio Studi evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell’inflazione”. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. Infine da un’indagine realizzata con Format Research, il 63,8% dei consumatori acquisterà durante i saldi. Tra chi non ne approfitterà uno su due lo farà per risparmiare e uno su tre per il peggioramento della propria situazione economica.
Il calendario dei saldi invernali 2024
Di seguito il calendario ufficiale con le date di inizio e fine dei saldi invernali 2024, divise per regione, e le disposizioni adottate in merito alle vendite promozionali.
REGIONI SALDI
Abruzzo 5 gennaio 2024
(per 60 giorni)
Basilicata 5 gennaio 2024
(per 60 giorni)
Calabria 5 gennaio – 6 marzo 2024
Campania 5 gennaio 2024
(per 60 giorni)
Emilia Romagna
5 gennaio – 4 marzo 2024
Friuli Venezia Giulia 5 gennaio – 31 marzo 2024
Lazio 5 gennaio 2024
(per 6 settimane)
Liguria 5 gennaio – 18 febbraio 2024
(per 45 giorni)
Lombardia 5 gennaio – 4 marzo 2024
Marche 5 gennaio – 1 marzo 2024
Molise 5 gennaio 2024
(per 60 giorni)
Piemonte 5 gennaio 2024 (per 8 settimane)
Puglia 5 gennaio – 28 febbraio 2024 (per 45 giorni)
Sardegna 5 gennaio 2024 (per 60 giorni)
Sicilia 5 gennaio – 15 marzo 2024
Toscana 5 gennaio 2024 (per 60 giorni)
Umbria 5 gennaio – 5 marzo 2024
Valle d’Aosta 3 gennaio – 31 marzo 2024 (per 60 giorni)
Veneto 5 gennaio – 28 febbraio 2024
Provincia Autonoma di Trento per 60 giorni. I commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi
Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina
Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante
Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena
13 gennaio – 10 febbraio 2024
24 febbraio – 23 marzo 2024
Distretto di Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco 13 gennaio – 10 febbraio 2024
Distretto Val Pusteria
Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto
Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara
13 gennaio – 10 febbraio 2024
24 febbraio – 23 marzo 2024
Distretto Val Venosta
Glorenza, Curon Venosta, Sluderno, Lasa, Castelbello-Ciardes, Martello, Silandro, Laces, Malles, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales;
Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta
13 gennaio – 10 febbraio 2024
24 febbraio – 23 marzo 2024
Si ricorda che qualunque tipo di prodotto in saldo deve essere proposto con il medesimo prezzo in vigore negli ultimi 30 giorni. Da segnalare, inoltre, che sono raddoppiate da 5 a 10 milioni le multe dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette.
Ricordiamo che – previa consultazione con gli Enti Locali, le organizzazioni dei consumatori e delle imprese del commercio – alle singole regioni è affidata la possibilità di definire le seguenti condizioni:
modalità di svolgimento dei saldi;
pubblicità per una corretta informazione dei consumatori;
periodo e durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione.
ALIMENTI SÌ✔️:
Sì a una crostatina alla marmellata, ma sì anche a un piccolo toast con prosciutto
(ma senza formaggio); benissimo qualche biscotto secco,
benissimo un frutto (soprattutto se da solo tappa il buco di fame)
e benissimo anche le barrette ai cereali, con cioccolato o frutta essiccata o in guscio,
se la gradiscono.
Sì, ovviamente e per finire, a crackers e altri prodotti da forno come gallette,
anche di riso, sempre purché in porzioni moderate.
ALIMENTI NO❌:
No, sicuramente alle patatine, no alle pizzette con mozzarella
(ma una schiacciata tipo focaccia, bianca o anche rossa può andar bene, purché in porzioni moderate).
No, ovviamente a bomboloni, brioche, donuts e dolci assortiti,
ma in estate può andar bene un gelato, soprattutto se artigianale e naturale.
E come distribuire i pasti?
- Se gli allenamenti sono nel primo pomeriggio:
sarà opportuno ridurre la quota calorica del pranzo al 25%,
aumentando quella della colazione (20 – 25%) e degli spuntini (10-15%).
- Per chi effettua gli allenamenti nel tardo pomeriggio o nelle ore serali:
si consiglia di aumentare la quota calorica della prima colazione (20-25%)
e di ridurre quella della cena (25-30%).
Un Esempio?
Mercoledì 20 settembre la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità e in via definitiva il disegno di legge costituzionale per l’inserimento dello sport nella Costituzione italiana. L’articolo 33 sarà modificato introducendo il seguente nuovo comma.
“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
“Lo sport in Costituzione rappresenta la prima tappa di un percorso che concentra, in poche parole, un significato profondo e un valore inestimabile, che possiamo sintetizzare nell’auspicio dello ‘sport per tutti e di tutti’, parte delle indispensabili ‘difese immunitarie sociali’ e importante contributo per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità”, ha dichiarato in aula il ministro dello Sport, Andrea Abodi.
Partendo da questo riconoscimento, secondo Abodi, ora da un lato “sarà necessario promuovere questa riforma e dall’altro dovremo saperla interpretare e attuare, oltre che nobilitare. Non basta una norma in Costituzione anche se è un passo molto importante, ma sarà fondamentale farla vivere nelle scelte di carattere politico e di governo, nazionale e sul territorio”. La genericità della frase, infatti, rende questo traguardo soprattutto simbolico, e non sono chiare al momento le possibili applicazioni di questo riconoscimento.
Secondo il costituzionalista Alfonso Celotto, professore di Diritto costituzionale all’Università Roma Tre interpellato da Pagella Politica, l’approvazione del disegno di legge potrebbe cambiare il ruolo che le istituzione pubbliche avranno nei confronti della promozione dello sport. “Lo Stato non dovrà solamente regolare l’attività sportiva, ma dovrà promuoverla attivamente valorizzando l’attività sportiva nelle scuole, assumendo per esempio nuovi insegnanti ed educatori in questo ambito”.
L’Italia è il decimo Paese dell’Unione Europea a garantire una forma di promozione dell’attività sportiva all’interno della Costituzione: gli altri sono Bulgaria, Croazia, Grecia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.
Finora lo sport era citato in Costituzione solo all’articolo 117, in cui si dispone che l’ordinamento sportivo è una materia di competenza concorrente tra Stato e Regioni.
Che si tratti di un grande evento o di una competizione locale, la crisi climatica sta imponendo agli organizzatori di manifestazioni sportive l’onere di diventare sempre più sostenibili. Sono tanti gli esempi degli ultimi anni che segnano un’evoluzione in questo campo: un processo che ha già portato tanti ricercatori e addetti ai lavori a definire Parigi 2024 come la prima Eco-Olimpiade.
L’esempio giapponese
Sono state ben 58 le partite cancellate tra il 2018 e il 2022 nella J. League, il massimo campionato di calcio giapponese. Quattro volte di più rispetto ai quattro anni precedenti. I motivi non sono stati tumulti o attentati terroristici, ma tifoni, alluvioni e tempeste, cioè influenze dirette della crisi climatica che sta colpendo duramente il Paese asiatico.
Questo ha aperto gli occhi agli organizzatori: la J. League ha recentemente aumentato significativamente il numero di progetti legati all’ambiente, da 133 nel 2016 a 873 nel 2022. Le misure includono iniziative per riciclare, ridurre i rifiuti o risparmiare emissioni di CO₂. In alcuni casi, includono soluzioni abbastanza creative. Ad esempio, i tifosi dell’FC Osaka hanno potuto scambiare contenitori di olio da cucina usato con biglietti gratuiti per una partita. Lo sponsor del club Ueda Yushi ha quindi utilizzato l’olio per realizzare prodotti a base di sapone. “In questo modo possiamo coinvolgere le persone e lo sport diventa un modello per la società”, ha detto al Japan Times Seita Kotani, responsabile del marketing dell’FC Osaka.
La maratona di Boston: meno rifiuti e più riciclaggio
Come per le maratone, tutto nella protezione del clima inizia con il primo passo. Gli organizzatori di uno degli eventi podistici più antichi del mondo, la maratona di Boston, seguono questo motto: sul percorso sono disponibili bicchieri compostabili e le stazioni dell’acqua rendono superflue le bottiglie di plastica.
Ciò ha ridotto la quantità di rifiuti residui di quasi 40 tonnellate dal 2018. Nel frattempo, l’80% dei rifiuti generati viene riciclato o compostato. Ultimo ma non meno importante, i partecipanti e il pubblico sono incoraggiati a utilizzare i mezzi pubblici o il car pooling.
Parigi 2024: sarà la prima Eco-Olimpiade?
Quando le persone pensano a un cambiamento nei trasporti, spesso pensano a Parigi. I Giochi Olimpici del 2024 sono una motivazione importante per la trasformazione della città francese: sono in costruzione infatti numerose nuove piste ciclabili e parcheggi, non solo negli impianti sportivi. Gli spettatori potranno utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici e gli atleti saranno trasportati in una flotta di veicoli ecologici. La sostenibilità è stata un aspetto chiave nella decisione di assegnare i Giochi a Parigi. Il più grande vantaggio risiede però nel fatto che il 95% delle competizioni si svolgerà in sedi esistenti o temporanee e la costruzione di poche nuove infrastrutture è sinonimo di meno inquinamento da CO₂.
Parigi ha sicuramente guardato con attenzione l’evento multisport dei Campionati Europei del 2022, che ha attirato 1,47 milioni di visitatori a Monaco. “La maggior parte delle competizioni sportive si è svolta in impianti sportivi esistenti. Solo dove era inevitabile sono state costruite strutture temporanee”, ha affermato Marion Schöne, amministratore delegato dell’Olympiapark München.
Inoltre, sono stati riutilizzati 5.000 chilogrammi di striscioni e materiali per bandiere e sono state risparmiate più di 500.000 bottiglie in PET installando erogatori d’acqua. Questo impegno è stato recentemente riconosciuto con un premio alla SPOBIS Conference 2023. “Siamo certi che ospitando i Campionati Europei di Monaco 2022 abbiamo dato un contributo a un futuro più sostenibile per i grandi eventi sportivi“, ha aggiunto Schöne.
Ristorazione e merchandising, traffico e rumore, natura, acqua, rifiuti, gestione della sostenibilità, protezione del clima, dialogo e partecipazione: la Confederazione tedesca degli sport olimpici (DOSB) si concentra su questi aspetti quando si tratta di sostenibilità dell’evento. “Questi argomenti coprono tutto ciò che possiamo affrontare nel contesto dello sviluppo sostenibile delle manifestazioni sportive”, ha affermato il prof Dr. Peter Kuhn del Bayreuth Center for Sport Science.
Il portale informativo DOSB per aiutare gli organizzatori di eventi
Una panoramica delle migliori pratiche e delle possibili misure nella gestione della sostenibilità è fornita dal portale DOSB “Green Champions 2.0”. Sulla piattaforma del DOSB dell’Università tedesca dello sport di Colonia e dell’Öko-Institut, gli organizzatori di grandi o piccoli eventi possono inserire varie caratteristiche come periodo di tempo, spazio di attività, posizione, dimensione o livello, ed è già disponibile un elenco di misure concrete disponibile. Per quanto riguarda la ristorazione e il merchandising, il DOSB raccomanda, ad esempio, di “controllare l’uso di cibi e bevande di produzione biologica o di eliminare o ridurre al minimo volantini, omaggi e articoli simili”.
Il portale sarà ulteriormente sviluppato entro la fine del 2024, ha dichiarato Bianca Quardokus, responsabile per gli impianti sportivi, l’ambiente e la sostenibilità del DOSB: “Il sito web ha lo scopo di aiutare ad ancorare il tema della sostenibilità anche nelle competizioni più piccole o nei festival di club. Le informazioni e le raccomandazioni per l’azione hanno lo scopo di aiutare il tema della sostenibilità a raggiungere la più ampia comunità sportiva”.